Cosa Fai domenica?
Domenica 7 maggio passeremo la mattinata tra i vicoli e le chiese di Prossedi, ne conosceremo la storia e le curiosità; visiteremo, in via del tutto eccezionale, le cantine del castello baronale che ci verranno raccontate dalla padrona di casa.
Potrete prenotare le visite al link che troverete in basso oppure scrivendo una mail a questo indirizzo; verrete accolti dalle nostre volontarie che formeranno dei piccoli gruppi per poter effettuare le visite guidate e a cui potrete versare i vostri contributi.
Vi aspetto domenica!
Una passeggiata per il centro storico di Prossedi(LT) dove si potrà ammirare la struttura del borgo con ancora portali a sesto acuto in tufo peperino, facciate in pietra calcarea modellate da effetti di chiaro-scuro, archetti pensili e scalinate dall’aspetto pittoresco, Chiese e Palazzo Baronale.
La leggenda si è impadronita della nascita del borgo di Prossedi, che sarebbe sorto a seguito della distruzione della città di Privernum, avvenuta per opera dei Romani nel 341 a.C. allorché vi si rifugiarono alcuni fuggiaschi, ma più accreditata è l’ipotesi secondo cui Prossedi sia stato fondato nel IX secolo d.C. Attorno alla fortezza del feudatario nacquero le case dei cittadini, le botteghe degli artigiani, le stalle per il ricovero degli animali. In virtù della sua posizione strategica, Prossedi ha la possibilità di controllare sia i viandanti sia gli eserciti che sono costretti a passare per la sottostante strada, che collega la Pianura Pontina alla Valle del Sacco.
Passato di mano in mano il feudo fu dei conti di Ceccano, dei Chigi di Siena, dei marchesi Massimo di Roma per due secoli, poi degli Altieri, dei marchesi De Carolis fino al principe Placido Gabrielli che sposò sua cugina; i loro genitori erano entrambi figli di Luciano Bonaparte fratello di Napoleone. Non ebbero figli e nel 1911 finì il principato ed il patrimonio passò alla famiglia Del Gallo di Roccagiovine.
Con la creazione della provincia di Littoria, Prossedi entrò a far parte della novantatreesima provincia italiana.
Testimoniano l’antichità del borgo il palazzo baronale, le porte, i palazzi e le chiese di San Nicola, Sant’Agata e la particolare chiesa sconsacrata di Santa Maria Extra Moenia.
La nostra visita si articolerà nei vicoli del centro storico, particolare per la facile percorribilità.
Si raccomandano scarpe comode ed esser pronti a coprirsi dal vento che corre per le strette stradine.
Una storia interessante e da scoprire!
Fonte: FAI